Folklan: due parole in un unico nome.
Folk... come l’influenza della musica che arrangiamo,folk come gente... popolo che, con le nostre canzoni, difendiamo.
Klan... come rispetto del pensiero che c’è nella band, nel nostro klan, verso i nostri ideali e verso l’amata terra. Ed è proprio da questi pensieri, passioni, ideali che nasce Folklan.
La sua musica riecheggiava tra le strade e gli angoli delle vie di paese in paese... di festival in festival... tra i borghi e nelle piazze... dal nord al sud d’Italia... dalla penisola Iberica sino alle terre celtiche del nord d’Europa... il tam tam del one man band Folklan, come il suono del tamburo, si propagava tra le genti sempre più.
Ma nel 2013 l’onda sempre più forte ebbe bisogno di sostegno!
Grazie alla miscela di grinta e ambizione del "sognatore" polistrumentista Pecis Paolo (folklan), unita al grande supporto di Giuseppe Madaschi (MADA), anche lui one man band proveniente da varie esperienze musicali, strumentali e componentistiche, e alla salda amicizia del caro Alessio Crotti (BRIGANTE), proveniente dal pensiero musicale rock anni ’70 e blues nero e già da qualche anno spalla in alcuni eventi, nacque la triplice alchimia dell'alternative folkband dei Folklan.
Il trio debutta alla FOREST SUMMER FEST nel luglio 2013, una non discreta rampa di lancio, dove porta la piccola band di provincia nelle provincie vicine, sempre più in là... sino a guadagnarsi una data in terra di Transilvania.
Correva l’inverno 2013: la band si ritirava nei meandri della creazione dove nacque il primo album intitolato “LA PROFEZIA DEL GIROTONDO” che, come gran parte dei testi Folklan, parla dello sfruttamento incontrollato del mondo. I brani cercano di svegliare l’anima del singolo individuo, soggiogata dalla pressione del grande sistema, mentre le melodie sono accompagnate da varie influenze musicali, da polke balcaniche a ballate a poesie skaggianti, cantate in più di una lingua.
I critici hanno etichettato questa musica non proprio un classico folk: "troppo stile on the road... troppo wild per un classico folk. È una musica semplice ma allo stesso tempo aggressiva, incisiva, è una musica alternativa, che fa pensare, è un folk alternativo, un alternative folk, è l’alternative folk dei Folklan!"
Folk... come l’influenza della musica che arrangiamo,folk come gente... popolo che, con le nostre canzoni, difendiamo.
Klan... come rispetto del pensiero che c’è nella band, nel nostro klan, verso i nostri ideali e verso l’amata terra. Ed è proprio da questi pensieri, passioni, ideali che nasce Folklan.
La sua musica riecheggiava tra le strade e gli angoli delle vie di paese in paese... di festival in festival... tra i borghi e nelle piazze... dal nord al sud d’Italia... dalla penisola Iberica sino alle terre celtiche del nord d’Europa... il tam tam del one man band Folklan, come il suono del tamburo, si propagava tra le genti sempre più.
Ma nel 2013 l’onda sempre più forte ebbe bisogno di sostegno!
Grazie alla miscela di grinta e ambizione del "sognatore" polistrumentista Pecis Paolo (folklan), unita al grande supporto di Giuseppe Madaschi (MADA), anche lui one man band proveniente da varie esperienze musicali, strumentali e componentistiche, e alla salda amicizia del caro Alessio Crotti (BRIGANTE), proveniente dal pensiero musicale rock anni ’70 e blues nero e già da qualche anno spalla in alcuni eventi, nacque la triplice alchimia dell'alternative folkband dei Folklan.
Il trio debutta alla FOREST SUMMER FEST nel luglio 2013, una non discreta rampa di lancio, dove porta la piccola band di provincia nelle provincie vicine, sempre più in là... sino a guadagnarsi una data in terra di Transilvania.
Correva l’inverno 2013: la band si ritirava nei meandri della creazione dove nacque il primo album intitolato “LA PROFEZIA DEL GIROTONDO” che, come gran parte dei testi Folklan, parla dello sfruttamento incontrollato del mondo. I brani cercano di svegliare l’anima del singolo individuo, soggiogata dalla pressione del grande sistema, mentre le melodie sono accompagnate da varie influenze musicali, da polke balcaniche a ballate a poesie skaggianti, cantate in più di una lingua.
I critici hanno etichettato questa musica non proprio un classico folk: "troppo stile on the road... troppo wild per un classico folk. È una musica semplice ma allo stesso tempo aggressiva, incisiva, è una musica alternativa, che fa pensare, è un folk alternativo, un alternative folk, è l’alternative folk dei Folklan!"